Le detrazioni fiscali che hanno aiutato l’evoluzione del patrimonio immobiliare italiano, con l’entrata in vigore della nuova Legge di Bilancio cambiano ma restano comunque molto interessanti per migliorare le prestazioni energetiche degli impianti termici e delle abitazioni in generale.
Basta, ad esempio, sostituire una vecchia caldaia con una pompa di calore o un sistema ibrido per ottenere vantaggi non indifferenti. In questo articolo presentiamo le novità, spiegando come risparmiare sul consumo di gas e approfittare degli incentivi.
È in vigore oggi una serie di differenti incentivi che comprende Bonus Casa, Ecobonus, Super Ecobonus 65% (ex 110% per chi ha già effettuato la CILA entro il 15 ottobre 2024), IVA agevolata al 10% e anche il Conto Termico. 2.0 che potrebbe presto evolvere nella versione 3.0. Vediamoli brevemente uno per uno.
La detrazione si applica sull’IRPEF in 10 anni. Riguarda ristrutturazioni edilizie e interventi di risparmio energetico in immobili residenziali esistenti. Si applica a manutenzioni ordinarie e straordinarie, ristrutturazioni e opere che puntano al risparmio energetico come appunto la sostituzione del vecchio generatore con un sistema ibrido.
Anche questa agevolazione riguarda la riqualificazione energetica degli edifici esistenti e si può detrarre anche dall’IRES cioè l’Imposta sul Reddito delle Società. Si può ottenere quando si sostituisce l’impianto di climatizzazione invernale con pompe di calore ad alta efficienza oppure con sistemi ibridi, scaldacqua a pompa di calore e impianti solari termici.
L’incentivo GSE punta sempre all’incremento dell’efficienza energetica, cioè a realizzare impianti che ottengano ottime prestazioni con minore consumo di energia. In particolare, tende a favorire i piccoli interventi che aumentano l’uso di fonti rinnovabili negli edifici esistenti. Prevede, infatti, una procedura semplificata per gli apparecchi elencati in appositi cataloghi. Si attende presto la versione 3.0.
La detrazione IRPEF che fino al 2023 arrivava al 110% oggi cala al 65% ma con il grande vantaggio di dimezzare i tempi di recupero delle spese.
Attenzione però: l’incentivo si rivolge alle riqualificazioni energetiche di cui è già stata presentata la Comunicazione di Inizio Lavori (CILA) entro il 15 ottobre 2024. Vale per condomini, immobili con 2-4 unità di un unico proprietario e Onlus, associazioni di volontariato e promozione sociale.
Questa detrazione si applica a interventi “trainanti” cioè più importanti come la sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale con sistemi centralizzati che siano alimentati da pompe di calore, oppure sistemi ibridi, collettori solari e allaccio, e altre soluzioni.
Gli interventi meno decisivi, cioè “trainati” (ad esempio l’installazione di pannelli fotovoltaici e batterie di accumulo) rientrano nella detrazione solo se realizzati insieme a uno degli interventi trainanti. In ogni caso il lavoro deve assicurare il miglioramento di almeno 2 classi energetiche.
Anche l’iva ridotta è un bel vantaggio. Si applica a interventi di manutenzione ordinaria (sulle parti comuni condominiali) e straordinaria, alla ristrutturazione e all’installazione di pannelli termici e fotovoltaici in edifici residenziali esistenti.
Migliorare le prestazioni del proprio impianto termico conviene dunque sotto tanti aspetti: per la riduzione dei consumi di fonti di energia fossile come il gas, per la limitazione dell’inquinamento, per l’aumento dell’indipendenza energetica, per il confort domestico, per l’entità degli incentivi e ovviamente per il risparmio economico.